Diritti Umani e Psichiatria

Diritti umani e psichiatria

DIRITTI UMANI E PSICHIATRIA
La storia dell'istituzione manicomiale: leggi, diritti e cura nei contesti psichiatrici

Con la partecipazione di ReDiPsi - reti di psicologi per i diritti umani

 

In questi tre webinar ripercorreremo la storia dell’istituzione manicomiale attraverso leggi, diritti, trattamenti e cure dei malati nei contesti psichiatrici. Nel primo webinar, ci muoveremo tra la legge Giolitti  n.36 del 1904 e la legge Mariotti n.431 del 1968. Verrà evidenziato com’era il  trattamento negli istituti di segregazione in vigore fino al primo tentativo di riforma del 1968. Nel secondo webinar partiremo dai primi anni ’60 con l’introduzione degli psicofarmaci e i fermenti storico culturali che porteranno alla legge Basaglia del 1978. Verranno evidenziati come i cambiamenti   legati all’eliminazione dell’iscrizione al casellario giudiziario e i relativi nuovi diritti, siano correlati ad un cambiamento di cura e trattamento.  La legge Mariotti introduce il ricovero volontario, e prevede la nascita dei primi servizi territoriali. Nel terzo Webinar , affronteremo come si è  sviluppata l’applicazione della 180 . Approfondiremo il passaggio dagli anni ‘90 ad oggi con la chiusura dei manicomi, le dimissioni dei degenti dagli ex Ospedali Psichiatrici e i trattamenti attuati nei servizi attuali.

 

Programma
Modulo
1
Diritti umani e psichiatria: prima della 180

L’istituzione manicomiale, diffusa in Europa, durante il diciottesimo secolo rappresentò un notevole passo avanti rispetto agli istituti di segregazione del passato. A seguito dell’affermazione dei Diritti dell’uomo e del cittadino, alcuni medici iniziarono a considerare la follia come una “malattia” da curare.  Nella normativa italiana del 1904, legge in bilico tra l’assistenza e la sicurezza, veniva definito il confine tra l’uomo che difronte alla società aveva il diritto di essere difeso e il malato che, perdeva questo diritto, essendo giudicato dalla società pericoloso per sé e per gli altri. In questo primo webinar di tre, verrà evidenziato il periodo storico che va dal 1800 fino alla fine degli anni 1960, periodo in cui  la cura andava a sovrapporsi con il controllo e  il contenimento dei malati. Ci muoveremo tra le leggi in vigore prima della 180, i diritti e il trattamento dei malati nei contesti psichiatrici.

Introduce: Dott.ssa Gabriella Scaduto
Modera: Prof. Pietro Barbetta
Relatori: Dott.ssa Patrizia Frongia
Partecipano alla serata alcune infermiere dell'ex Ospedale Psichiatrico (Giovanna Dorini ed Enrica Dossena)

-
Docente
Pietro Barbetta
Gabriella Scaduto
Patrizia Frongia
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
2
Diritti umani e psichiatria: le riforme

Se oggi non ci sono più i manicomi è merito del medico Franco Basaglia. Quando Basaglia entrò come direttore nell’ospedale psichiatrico di Gorizia, si trovò di fronte a una realtà disumana, dove i malati di mente avevano perso diritti e identità. Per vent’anni Basaglia lottò affinché queste strutture chiudessero per sempre. Ma solo nel 1977 si cominciò a considerare la tutela della salute umana come un diritto fondamentale della persona. Nel 1978 la legge 833 istituì il Servizio Sanitario Nazionale, dove veniva sancito il recupero della salute fisica e psichica per tutti, senza distinzione di ceto o etnia. Sono anni di fermento, anni in cui, grazie a Basaglia, tra le persone iniziava a farsi strada la consapevolezza delle realtà manicomiali. Si stava passando da un sistema di reclusione e di custodia ad uno in cui si prendeva in carico la persona. Questo clima socio-politico favorì la nascita della legge 180. La legge Basaglia, che rappresentò il superamento del binomio cura-custodia, aprì la strada al superamento di un altro concetto: la negazione dell’equivalenza malattia mentale e pericolosità sociale. In questo modo si passò alla presa in carico del malato psichico, mettendo in risalto tutti gli aspetti bio-psico-sociali legati al trattamento. Siamo negli anni in cui attraverso l’ascolto e l’accoglienza del paziente, il terapeuta pone le basi della riabilitazione psichiatrica; ma questo sarà solo l’inizio di un processo culturale lungo e complesso, che porterà alla chiusura dei manicomi.

Introduce: Dott.ssa Gabriella Scaduto
Modera: Prof. Pietro Barbetta
Relatori: Dott.ssa Patrizia Frongia, Dott. Aristide Tronconi e Carla Zaboi

 

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Docente
Pietro Barbetta
Gabriella Scaduto
Patrizia Frongia
Aristide Tronconi
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
3
Diritti umani e psichiatria: la situazione attuale

L’applicazione della legge 180 e la chiusura dei manicomi procedeva lentamente e in maniera non uniforme in tutto il paese. Il nuovo approccio di cura delle patologie di natura psichica risultava in quel periodo il più rispettoso dei diritti umani. Ma la strada del cambiamento era tortuosa in tutte le regioni: i malati erano sul territorio, ma i servizi impreparati ad accoglierli. Negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari che, dal 1975, a seguito della riforma dell’ordinamento penitenziario, avevano sostituito i manicomi criminali, il trattamento rimase di contenimento e custodia per molti anni. Agli O.P.G. vennero destinati i soggetti ritenuti - a seguito di una perizia psichica - incapaci di intendere e di volere al momento della commissione del fatto, e con il requisito della “pericolosità sociale”. Il sistema detentivo degli O.P.G. risultò non essere riabilitativo, ma un luogo di tortura, tanto che nel 2008 il “Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura” denunciò le condizioni in cui versava l’O.P.G. di Aversa. In seguito venero presi tre provvedimenti: il trasferimento delle competenze di medicina penitenziaria dal Ministero di Grazia e Giustizia a quello della Sanità (2008), l’introduzione delle R.E.M.S -Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza-(2012), strutture residenziali socio-sanitarie di piccole dimensioni con la finalità di curare l’autore del reato affetto da disturbi mentali. Infine, la Legge n.  81 del 2014 sancisce che:

  • le misure di sicurezza detentive non possano durare oltre il tempo stabilito per la pena prevista per il reato commesso;
  • la chiusura definitiva del manicomio porti ad una riconversione delle risorse da esso rappresentate nei servizi alternativi territoriali;
  • prevalgano le esigenze di cura su quelle di custodia, e
  • si chiudano le ammissioni di nuovi ricoveri nei vecchi manicomi.


Modera: Prof. Pietro Barbetta
Relatori: Dott.ssa Patrizia Frongia
Relatori: Dott.ssa Patrizia Frongia, Dott. Aristide Tronconi

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Docente
Pietro Barbetta
Patrizia Frongia
Aristide Tronconi
Durata Modulo
1h 00m
Docenti
Pietro Barbetta
Psicologo/a
Pietro Barbetta è stato Direttore del Centro Milanese di Terapia della Famiglia. Insegna Teorie psicodinamiche all’Università di Bergamo, membro di World Association for Cultural Psychiatry (WACP) e Presidente della sezione Lombardia di International Society for Psychological and Social Approach to… continua
Gabriella Scaduto
Psicologo/a
Psicologa e psicoterapeuta, dal 2020 Consigliere dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, con il ruolo di Segretario, referente per i Diritti Umani di OPL, dal 2015 al 2019 componente del Gruppo di Lavoro Ambiti Emergenti della psicologia del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (… continua
Patrizia Frongia
Psicologo/a
Psicologa e psicoterapeuta, dal 2017 Presidente della Società Italiana di Ricerca e Terapia Sistemica (SIRTS). Lavora da oltre 30 anni in psichiatria come terapeuta familiare e di gruppo. Ha lavorato nell’ex O.P e Paolo Pini, nell’SPDC del Policlinico di Milano, e attualmente in un Centro di… continua
Aristide Tronconi
Psicoanalista
Psicoanalista SPI
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