Tra percorso individuativo e processo terapeutico: intersezioni

Con Claudio Widmann

TORINO

3 - 4 Ottobre 2025

16 ECM

Il termine “individuazione” appartiene al lessico junghiano, ma attiene ad aspetti ineludibili per ogni psicologia. Per usare le parole di Nietzsche, indica “come si diventa ciò che si è” e investe la molteplicità di progetti esistenziali che coprono per intero l'arco di ogni vita. 
E’ inevitabile che una categoria esistenziale tanto ampia intersechi il lavoro terapeutico. Forme distopiche di individuazione, difatti, hanno esiti sintomatologici talvolta striscianti e spesso severi; specularmente, ogni patologia interferisce con il decorso individuativo in misura più o meno determinante. Ne consegue che il percorso terapeutico non può trascurare quello individuativo, così come il processo individuativo non può sottrarsi, quando necessario, a un iter terapeutico.

PROGRAMMA FORMATIVO
 

Venerdì 3 ottobre 2025, h. 9.00 - 13.00 / 14.00 - 18.00 

Nel corso della giornata verrano approfonditi i seguenti aspetti del concetto di individuazione e le relative implicazioni cliniche:

Identità arcaica: 

• Forme di identità a basso tasso di soggettività descritte attraverso documentazioni tratte dall’antropologia (Lévy-Bruhl, Talbot), dalla psicologia dell’età evolutiva (Winnicott, Mahler), dalla psicologia clinica (Neumann)

• Manifestazioni dell’identità arcaica in quadri clinici caratterizzati da identificazione proiettiva, inconscietà uroborica, relazioni fusionali, identità di gruppo, complesso materno, endogamia

Principio individuativo:

• L’impulso a singolarizzarsi descritto attraverso miti (Platone), riti di passaggio (tschurunga), forme cultuali (genius e juno), concezioni filosofiche (Duns Scoto)   

• Forme maligne dell’impulso individuativo: l’individuazione ristretta (per condizioni storico-ambientali, conformazioni fisiche e costituzionali, patologie congenite etc); il genius del male

Pulsione individuativa:

• Individuazione come istinto elementare descritto come caratteristica biologica (Portman), sentimento di personalità (Adler), self actualization (Maslow), tendenza attualizzante (Rogers)

• Espressioni distopiche della pulsione individuativa: egotismo, narcisismi bizzarri, ribellione oppositiva, difetto di disadattamento, ideazioni di superiorità e sopraffazione, volontà di potenza e condotte di sopruso.  Individuazione e individualismo

Re-pulsione individuativa:

• Elementi psichici antagonizzano la pulsione individuativa, per esempio: malsicurezza e inferiorità primaria, angosce di separazione e di annichilamento, funzione imitativa e protezione gruppale, falso sé e archetipo della Persona

• Esiti clinici sono certe forme di anonimato e impersonalità, organizzazioni dipendenti e da deficit di autonomia, mancata emancipazione ed esistenza in funzione di altri, evasione nell’immaginario e perdita di realtà

Sabato 4 ottobre 2025, h. 9.00 - 13.00 / 14.00 - 18.00 

Nel corso della giornata verrano approfonditi i seguenti aspetti del concetto di individuazione e le relative implicazioni cliniche:

Vocazione:

• Inclinazioni e propensioni naturali sono segnali individuativi che si presentano come attitudini innate, costellazioni di inclinazioni, interessi focalizzati su determinati campi e indifferenza per altri. La coscienza propende per specializzare le aree dell’inclinazione naturale, ma non sempre le sa decodificare e spesso coltiva progetti che non collimano con la progettualità dell’inconscio. La Legge personale 

• Percorsi di approssimazione all’impostazione individuale contemplano: concretismi, ricerca per prove ed errori, esclusione e pruning (sfoltimento selettivo). Una rigorosa critica delle gerarchie di valori impone di distinguere ideali utopici dagli ideali dell’Io

Processo individuativo:

• Passaggi topici del percorso individuativo rintracciati nelle narrazioni archetipiche di Tolkien (L’Hobbit) e Kafka (Il processo): differenziazione (dalla Persona), scoperta/precisazione del disegno individuale (organizzazione dell’Io), affinamento del modello ideale (delimitazione dell’Ombra), superamento degli ideali dell’Io (auto-trascendenza)

• Certi passaggi individuativi sono contrassegnati da situazioni di “blocco” psicologico e arresto esistenziale; vengono superati o evitati grazie a meccanismi di difesa (negazione, elusione, rinvio, rifiuto, sabotaggio); le difese sono di conforto all’io, spesso antagonizzano il principio di individuazione e sempre fanno parte del processo individuativo posto in essere dal soggetto. “Soluzioni apparenti” e risoluzione del sintomo

Realizzazione di Sé vs realizzazione del Sé:

• Aspetti del Sè sono raffigurati nell’immagine del Tribunale (Kafka) e la divaricazione tra volontà dell’Io e volontà del Sé è descritta tanto dalla narrativa (Toole) quanto dalla cinematografia (Eastwood); interventi del “fattore impersonale” sono determinanti nel decorso individuativo e spostano il baricentro dall'ideale della perfezione a quello della completezza; 

• Sbocchi esistenziali del lavoro clinico: superamento del modello eroico nell’organizzazione dell’Io, passaggio dalla spontaneità all’autenticità, l’esperienza di unità posta a fondamento dell’unicità individuale, l’imporsi alla coscienza del proprio “mito personale”, l’incompiuta come forma di conclusione 

DESTINATARI

Il corso è rivolto a Psicologi, Psicoterapeuti, Medici con specializzazione in Psichiatria, Psicoterapia e Neuropsichiatria Infantile