Play Therapy: Come Aiutare i Bambini con Ansia e Traumi Emotivi

Psicologia e Psicoterapia dell'Infanzia
Play Therapy: Come Aiutare i Bambini con Ansia e Traumi Emotivi

Scopri come la Play Therapy può aiutare i bambini a esprimere emozioni difficili e affrontare disturbi comportamentali in modo sicuro e protetto.

Come la Play Therapy Può Aiutare i Professionisti nel Trattamento Infantile? 

La Play Therapy (terapia del gioco) è un approccio integrato che utilizza il gioco come mezzo per affrontare e trattare disturbi emotivi e comportamentali nei bambini. Questo approccio si fonda sui principi della CBT (terapia cognitivo-comportamentale), ma si distingue per l'uso del gioco come strumento di espressione, comunicazione e cambiamento. In questo tipo di terapia, il terapeuta utilizza giochi simbolici e attività ludiche per aiutare i bambini a modificare i pensieri negativi e ad affrontare le difficoltà psicologiche.

Cosa è la Terapia Cognitivo-Comportamentale del Gioco (CBPT)?

La Play Therapy è un approccio integrato che utilizza il gioco come strumento terapeutico per modificare comportamenti disfunzionali e influenzare positivamente la regolazione emotiva nei bambini. La terapia si basa su principi fondamentali della CBT, ma con l'aggiunta del gioco come strumento per favorire l'espressione dei sentimenti non verbali.

Nel contesto della Play Therapy, i terapeuti utilizzano attività ludiche come giochi simbolici, giochi di ruolo e giochi strutturati per insegnare ai bambini a modificare i pensieri negativi e ad affrontare le difficoltà psicologiche. Questo approccio permette ai bambini di confrontarsi con situazioni temute in un ambiente protetto e di imparare modalità di coping efficaci.

Il Ruolo del Gioco nella Terapia

Il gioco è un veicolo potente attraverso il quale i bambini possono esprimere sentimenti e pensieri che non sono ancora in grado di verbalizzare. In molti casi, i bambini non sono in grado di spiegare con le parole cosa provano o cosa li preoccupa. Il gioco offre loro un mezzo sicuro per esternare e elaborare emozioni difficili, come paura, frustrazione o tristezza. Durante la Play Therapy, il terapeuta osserva il comportamento del bambino attraverso il gioco per decodificare i messaggi emotivi che potrebbero non essere evidenti a prima vista.

  • Gioco come comunicazione non verbale: Il gioco aiuta il bambino a comunicare in modo simbolico ciò che non è in grado di dire a parole. In particolare, il gioco simbolico può essere utilizzato per affrontare traumi passati, ripetendo scene o situazioni che evocano emozioni specifiche.

  • Apprendimento di comportamenti adattivi: Il gioco non solo facilita l'espressione emotiva, ma anche l'apprendimento di strategie comportamentali positive. Il bambino può imparare nuovi modi per gestire le difficoltà e reagire a situazioni di stress o conflitto.

  • Miglioramento delle abilità sociali e relazionali: Attraverso il gioco, i bambini possono apprendere come interagire con gli altri in modo sano, migliorando le loro abilità comunicative e risolvendo conflitti in maniera positiva.

Il Ruolo del Terapeuta nella Play-Therapy

Il terapeuta cognitivo-comportamentale del gioco è un facilitatore che guida il bambino attraverso il processo di auto-esplorazione. Durante il trattamento, il terapeuta:

  • Creazione di uno spazio sicuro e neutro: Il terapeuta garantisce che il contesto di gioco sia privo di giudizi e pressioni, dove il bambino possa sentirsi libero di esprimere se stesso. Questo ambiente protetto facilita l'emergere delle emozioni represse e consente al terapeuta di intervenire in modo più mirato.

  • Osservazione del gioco e analisi delle dinamiche: Il terapeuta osserva il comportamento del bambino durante il gioco, cercando di interpretare le emozioni e i pensieri che non vengono espressi verbalmente. Questa osservazione è fondamentale per comprendere i problemi emotivi e i blocchi psicologici del bambino. 

  • Uso di tecniche specifiche: Il terapeuta utilizza tecniche cognitivo-comportamentali per modificare i pensieri disfunzionali e migliorare il comportamento. Tra queste tecniche vi sono:

    • Ristrutturazione cognitiva: Il terapeuta aiuta il bambino a cambiare i pensieri negativi che alimentano emozioni come la paura o l'ansia. 

    • Esposizione graduale: Utilizzando il gioco, il terapeuta espone il bambino a situazioni temute, ma in modo sicuro e graduale, riducendo l'ansia e aumentando la fiducia.

Il terapeuta, quindi, non è solo un facilitatore del gioco, ma anche un guida emotiva che interviene per modificare schemi di pensiero e comportamenti disfunzionali.

Tecniche Fondamentali nella Play Therapy Cognitivo-Comportamentale (CBPT)

Le tecniche terapeutiche nella CBPT sono strettamente legate ai principi della CBT, ma sono adattate per lavorare con i bambini attraverso il gioco. Alcuni degli strumenti più utilizzati includono:

  1. Gioco di ruolo: In questo approccio, il bambino è invitato a impersonare ruoli diversi per comprendere meglio le dinamiche emotive e relazionali. Ad esempio, il bambino può giocare a fare il "genitore" per comprendere meglio le aspettative familiari e sociali.

  2. Esposizione graduale: I bambini vengono esposti gradualmente a situazioni che causano ansia o paura, ma in un contesto sicuro. L'esposizione avviene attraverso il gioco, consentendo al bambino di gestire le proprie emozioni senza sentirsi sopraffatto.

  3. Ristrutturazione cognitiva (H3): Durante il gioco, il terapeuta aiuta il bambino a modificare pensieri disfunzionali. Ad esempio, il bambino potrebbe giocare a un gioco di "supereroi" per affrontare situazioni in cui si sente vulnerabile e trasformarle in esperienze più positive e adattive.

Quando utilizzare la Play Therapy

La CBPT è particolarmente efficace per i bambini che soffrono di ansia, disturbi dell'umore, problemi comportamentali o traumi infantili. È anche utile per:

  • Bambini con difficoltà nella comunicazione: La CBPT consente ai bambini di esprimere emozioni che potrebbero non essere in grado di verbalizzare.

  • Bambini con ansia sociale: Attraverso il gioco, i bambini possono affrontare le proprie paure sociali in modo sicuro e graduale.

  • Bambini che affrontano situazioni di separazione: La terapia può aiutare i bambini ad affrontare i cambiamenti familiari o le separazioni.

 

La Play Therapy è un approccio terapeutico efficace per il trattamento dei disturbi emotivi e comportamentali nei bambini. Utilizzando il gioco come strumento terapeutico, i bambini possono esprimere emozioni difficili da verbalizzare e imparare nuove strategie per affrontare le difficoltà. Se sei un professionista della psicoterapia e desideri approfondire l'uso di queste tecniche, ti invitiamo a esplorare il Master Training in Play Therapy Cognitivo-Comportamentale per acquisire una formazione completa su come applicare queste strategie con i bambini.

Autore

Maria A. Geraci

Attualmente Direttrice del Centro Ricerca CBPT. È una psicologa dello sviluppo e dell'educazione e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Ha conseguito la specializzazione in Psicoterapia CBT presso la scuola di Specializzazione Humanitas di Roma (Università LUMSA). Ha una Specializzazione Universitaria in Valutazione Psicologica presso Università Sapienza di Roma e un Master in Play Therapy presso International Academy for Play Therapy di Lugano. Da 18 anni lavora nelle scuole come psicologo scolastico occupandosi di analisi e intervento sia a livello comportamentale, didattico che organizzativo. Ha lavorato come formatrice e psicologo nazionale scolastico in più di 100 scuole su tutto il territorio. In ambito clinico s i è sempre occupata di valutazione e intervento dei Disturbi del Neurosviluppo (Disturbo Specifico dell'Apprendimento - DSA; Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività - ADHD). È inserita nell'Equipe CBPT-Apprendimento, riconosciuta dalla Regione Lazio per la certificazione DSA, del Centro Ricerca CBPT. Da 10 anni come Psicoterapeuta CBT si occupa degli aspetti cognitivo-comportamentali connessi ai disturbi del neurosviluppo seguendo un approccio BIOPSICOSOCIALE. È docente a contratto dell'Università LUMSA e del Consorzio Universitario Humanitas (Master Psicologia Pediatrica, Master Psicomotricità e Master Neuropsicologia dell'Età Evolutiva), Docente di diverse scuole di Psicoterapia (Scuola Psicoterapia Humanitas, ANSVI - Accademia di Neuropsicologia dello Sviluppo, Scuola di Psicosomatica Cristo Re, Istituto Santa Chiara). È docente presso Roma Capitale e formatrice di vari progetti scolastici di prevenzione, in diversi Ambiti delle scuole del Lazio, su problematiche che coinvolgono la psicologia e la psicopatologia dello sviluppo e la psicologia dell'educazione.

È autrice di diverse pubblicazioni, articoli nazionali e internazionali su temi riguardanti i Disturbi del Neurosviluppo, il Coping, le risorse emotive dei bambini con disturbi dell'apprendimento e la promozione della resilienza.

- MR Desiderio, I. e MA Geraci (2020) “Problemi emotivo comportamentali in quadri dsa. L'accordo genitori/insegnanti". Psicologia dell'Educazione, n. 3/2020

- Pepe C., Desiderio MR, Geraci MA (2019) "Efficacia dell'ABA Verbal Behavior in un gruppo di pazienti italiani. Antropologia Studi e ricerche" volume 6/2019 (ISSN 2344-2824; ISSN-L 0039-3886)