FARE STORIE
Metodologie, tecniche ed esperienze di storytelling e scrittura terapeutica in psicologia
di Valeria Bianchi Mian, Valentina Mossa, Maria Sole Pipino
Per fare storie che siano terapeutiche occorre varcare la soglia del noto e mettersi in viaggio nei territori della psiche. Per immaginare fiabe e ordire favole che curino è necessario incontrare le voci vitali del profondo. Per intrecciare poesie medicamentose bisogna prendere la metafora per il verso giusto.
Inventare le avventure rocambolesche dei personaggi che abitano i teatri interiori, svelare un diario intimo di ruoli e andare a comporre un tessuto articolato nel quale ogni tappa è un passaggio sulla via dell’eroe… o del Matto dei Tarocchi: ecco cosa vuol dire fare storie. Dall’incipit allo sviluppo di tracce immaginative, le autrici e il gruppo di contributori accompagnano gli addetti ai lavori della relazione psicologica, ma non solo, dentro una clinica tutta da raccontare, in un mondo di teorie e tecniche dove la parola si fa elemento trasformativo.
È un mondo che diventa luogo di incontro autentico tra aspetti di sé, spazio narrativo dove esplorare i variegati significati dell’esperienza del vivere percorrendo nuove strade del possibile. Le lettrici e i lettori sono invitati a sperimentare in prima persona il proprio fare storie, addentrandosi nei meandri delle parole e nella creatività del silenzio, scoprendo la ricchezza simbolica delle proprie trame.
IV di Coperta
«Raccontare storie, fare e disfare narrazioni, è una attività tipicamente umana [...] che genera, rafforza e perpetua le relazioni»: già dall’inizio di questo Fare storie è chiara la potente proposta, quella di aiutare la piena consapevolezza su qualcosa di automatico. È un manuale non solo per psicologi, ma per tutti coloro che vivono la bellezza delle relazioni umane.
Paolo Maria Manzalini, medico, psicologo clinica, psicoterapeuta