
Non puoi improvvisare sul niente. Conversazione su un approccio artistico alla psicoterapia
Si comunica che il webinar è stato spostato al 16/03 h. 21
Non puoi improvvisare sul niente.
Conversazione su un approccio artistico alla psicoterapia
con Massimo Giuliani e Alessandro Lombardo
"Appartengo a una generazione che ha attribuito una forte valenza curativa all’esperienza artistica: alla musica, alla narrativa, alle arti figurative, al teatro e al cinema.
Avendo sperimentato quanto l’arte possa curare — salvarci la vita, in qualche caso — credo sia venuto abbastanza naturale per molti di noi pensare, all’inverso, alla cura come forma d’arte.
Non parlo di forme d’arte applicate a qualche tipo di cura, o usate come strumenti terapeutici (attività degnissime, ma sono un’altra questione): parlo, ad esempio, di pensare alla terapia come una forma di narrativa; di descriverla come si farebbe con un genere musicale; di pensarla, insomma, come un’esperienza estetica che è già arte di suo. È già narrativa, è già musica: ha a che fare col tempo, col ritmo, persino col suono”
Da “Non puoi improvvisare sul niente (devi improvvisare su qualcosa)” di Massimo Giuliani
Alessandro Lombardo e Massimo Giuliani conversano intorno ai temi della relazione terapeutica e del suo rapporto col pensiero artistico, con la narrazione e l’improvvisazione, e della sua relazione problematica con quella che Gregory Bateson chiamerebbe “finalità cosciente”.
Riferimenti musicali:
Bill Frisell, “Hard Plains Drifter”
Charlie Parker e Dizzy Gillespie, “Hot House”
Dialogo con Massimo Giuliani e Alessandro Lombardo


Non puoi improvvisare sul niente. Conversazione su un approccio artistico alla terapia

