Masterclass Live | Mindfulness. Applicazioni cliniche in età evolutiva e in età adulta

Unisciti all'autore, psicologo e consulente Dr. Christopher Willard in questo workshop per terapeuti e professionisti interessati a far conoscere la pratica della Mindfulness a bambini e adolescenti. 

Il Dr. Willard condividerà pratiche comprovate che possono essere utilizzate da terapeuti, medici, insegnanti e altri alla ricerca di metodi creativi per condividere la consapevolezza e le tecniche del corpo e della mente. Esploreremo la consapevolezza, il movimento, il gioco e le attività creative per tutte le età. Questo workshop pratico si concentrerà sull'adattamento della consapevolezza per individui e gruppi, di tutte le età e ambienti. Particolare attenzione sarà dedicata all'interesse dei giovani. 

Copriremo anche le strategie per avviare programmi di consapevolezza in istituzioni più grandi come scuole e ospedali. Le differenze di apprendimento e sviluppo, e le diverse impostazioni influenzano il modo in cui i bambini imparano meglio, e questo workshop esplora i modi per adattare la consapevolezza ad ogni individuo, piuttosto che un approccio unico che si adatti a tutti. 

Discuteremo tecniche di Mindfulness per una serie di disturbi, tra cui depressione, ansia, ADHD, funzioni esecutive sfide, dipendenza, difficoltà di controllo degli impulsi, trauma e stress. Diverse pratiche coinvolgeranno diversi stili di apprendimento attraverso l’arte, lo sport, i giochi, la musica, la tecnologia e altro ancora, per intervalli di attenzione che vanno da 30 secondi a 30 minuti.

Questo workshop altamente esperienziale introdurrà i partecipanti alla pratica e alla teoria dell'autocompassione come viene insegnato nel programma Mindful Self-compassion (MSC) sviluppato da Kristin Neff e Christopher Germer. 

I partecipanti sperimenteranno alcune delle pratiche di base e le meditazioni del programma MSC, oltre ad esplorare le tre componenti dell'auto-realizzazione, i dubbi comuni sull'autocompassione e alcune delle crescenti ricerche sulla pratica e sul programma.

L'approccio comportamentale è considerato la prima ondata della Cognitive Behavioral Therapy (CBT). Questi principi sono ancora molto importanti per tutti i terapisti, ma ulteriori ricerche hanno messo in luce l'importanza delle tecniche cognitive, che sono diventate la seconda ondata. 

Ora, gli approcci della terza ondata hanno notevolmente ampliato la nostra comprensione della mente umana e il processo di come le persone vengono incastrate nelle trappole della psicopatologia. Le analisi statistiche hanno rivelato che le tecniche CBT classiche non funzionavano per le ragioni per cui pensavamo che funzionassero. Sappiamo tutti che cambiare il nostro modo di pensare può cambiare il nostro modo di sentire, ma ti capita mai di litigare con i pazienti? Più cerchi di cambiare il loro modo di pensare, più peggiora? 

Approcci della terza ondata come la Terapia Cognitiva Basata sulla Consapevolezza, la Terapia dell'Accettazione e dell'Impegno e la Terapia del Comportamento Dialettico, che incorporano processi di consapevolezza e accettazione, ci hanno mostrato il potere di relazionarci diversamente a pensieri ed emozioni angoscianti piuttosto che lottare per "risolverli". Sfortunatamente, le persone usano spesso tecniche di consapevolezza e accettazione in modi che rafforzano accidentalmente l'evitamento. 

In questo workshop, imparerete ad assimilare i principi scientifici della Mindfulness in quello che state già facendo nella vostra pratica clinica. Imparerete anche ad incorporare tecniche di consapevolezza che possono trasformare la sofferenza dei vostri clienti. Questo seminario all'avanguardia coprirà i classici, potenti principi cognitivi e comportamentali attraverso l'obiettivo chiaro della moderna ricerca sulla terza ondata. Trainer esperto, il Dr. Richard Sears presenterà le ultime ricerche e tecniche pratiche con passione e ironia.

La Mindfulness si dà come uno degli esiti di una elaborazione che l’occidente ha fatto dei profondi contenuti  della dimensione sapienziale dell’oriente a partire dagli anni settanta ed in particolare nei paesi di tradizione anglofona come la Gran Bretagna e gli USA.

Come nuovo modo di intendere la vita ed il  benessere,  la mindfulness ha  anche preso una significativa direzione nell’ambito della clinica, della interpretazione della psicopatologia e della psicoterapia, fornendo le basi per la nascita della terza ondata dell’approccio cognitivo-comportamentale.

Si è anche assistito ad uno stupefacente ma non imprevisto correlarsi tra i processi esperienziali della mindfulness nel senso dello sviluppo della pratiche di meditazione e l’ anatomia e la fisiologia del SNA   e del SNC che  dimostrano significativi incrementi della funzionalità e della morfologia alle indagini di neuroimaging

Anche la psicoterapie dinamiche, seppur più in sordina hanno comunque  da un decennio iniziato ad integrare  una delle caratteristiche centrali dell’approccio mindfulness tradizionale nell’ analisi, ovvero gli aspetti interpersonali degli aspetti rafforzativi  e positivi , a partire dai terapeuti cosiddetti indipendenti e dai relazionali intersoggettivisti. 

In questo corso verranno presentati alcuni dei punti  importanti di questa svolta comprendendo e sperimentando come in alcune della nuove pratiche di cura le differenze tra i modelli tenderebbero ad essere, se non superate, indubbiamente integrate.

Dopo un volo planè che riflette sul come rileggere alcune dettati freudiani attraverso l’ausilio di un grande psicoanalista  come Bollas, alla luce di un confronto con la filosofia cinese si transiterà per i territori della cosiddetta svolta relazionale e del dispiegarsi  nella teoria del campo, entrambi sottoposti al confronto  ed alla ricerca con alcuni principi del Buddismo Theravada e Mahajanga, dai quali in gran parte derivano, scoprendo altresì ulteriori arricchimenti finora tralasciati.

In questo senso si scoprirà che le indicazioni etiche dell’oriente si possono trasformare in suggerimenti tecnici che possono in varie forme essere usate in seduta sia orientati verso il paziente sia per quanto riguarda il terapeuta stesso .

In questo senso, il modello  diadico-sistemico rivisitato sembra rappresentare la forma più favorevole per non tralasciare sullo sfondo il principio dell’interdipendenza di tutti i fenomeni e dell’interessere secondo  l’insegnamento del monaco Thich Nhath Hahn.

I sopravvissuti a traumi sono immersi in continue oscillazioni di disregolazione emotiva; la mindfulness è uno strumento che offre la possibilità di regolare le emozioni e, dunque, sostiene chi ha vissuto esperienze traumatiche nella rimodulazione dell’arousal e nella gestione delle strategie di evitamento.

Il seminario esplora l’integrazione dei protocolli mindfulness negli interventi e trattamenti delle sindromi trauma-correlate sia con adulti sia in età evolutiva con un focus sulle pratiche cosiddette trauma-sensitive, che presuppongono una attenta interpretazione dell’impatto del trauma sul funzionamento evitando l’effetto paradossale della cronicizzazione dei sintomi post-traumatici e di una ritraumatizzazione.

Verranno presentati i cinque principi chiave della mindfulness trauma-orientata e proposti modelli di stabilizzazione emotiva integrata – il TSM-NASTI – e strategie specifiche su come inserire la mindfulness all’interno di protocolli trauma-focali in diversi contesti di cura. Sarà dedicato un approfondimento sull’applicazione della mindfulness con sopravvissuti a traumi che presentano disturbi dissociativi.

Tratto da Fenomenologia, Psicologia Umanistica e Pratica Contemplativa, questo corso si concentrerà su come lavorare con un focus aperto e attento del cliente sugli stati corporei del momento presente, insieme alle risposte consapevoli e deliberate del movimento. 

Focalizzando le esperienze sensoriali del cliente, il corpo stesso diventa la risorsa per la guarigione e il cambiamento terapeutico. In combinazione con una forte alleanza terapeutica, questo metodo può consentire al cliente di creare le proprie esperienze su “come mi sento e mi muovo in questo momento mi aiuta a risolvere i problemi, accedere alla creatività, e trovare il modo di attivarmi”. 

I partecipanti studieranno quattro metodi sequenziali che informano la pratica clinica e guidano la relazione terapeutica.