
Lavorando con Allan Schore. Il ruolo delle regressioni reciproche co-regolate nella psicoterapia del profondo
ISPEDI 2021 | International Seminars on Personality Disorder | Online Edition
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ALLAN SCHORE | The growth-promoting role of synchronized mutual regressions in deep psychotherapy
Il ruolo delle regressioni reciproche co-regolate nella psicoterapia del profondo
Unico nel panorama internazionale, Allan Schore (Professore presso la University of California, Los Angeles insegna e fa ricerca presso la David Gessen School of Medicine di Los Angeles, UCLA, insignito dello Scientific Research Award dalla Division 39, American Psychological Association), ha coniugato in decenni di appassionata ricerca interdisciplinare teorie dell'attaccamento, neurobiologia interpersonale e neuroscienze affettive con le teorie psicoanalitiche e dinamiche per illustrare come la personalità e l'individuo, sia nello sviluppo sano e integrato sia nella psicopatologia, si formi proprio sulla base di quei primi collegamenti neuropsicobiologici e affettivi tra caregiver e bambino, partendo dalla comunicazione inconscia (cioè, non consapevole) ma dettata dalla cura e dell'amore, o al contrario dal trauma e dalla deprivazione, tra emisfero destro dell'uno in collegamento con l'emisfero destro dell'altro.
Dal trauma relazionale infantile (“early relational trauma”) alla teoria della regolazione affettiva, Schore ha illustrato come nella pratica clinica così come nelle relazioni significative attraverso un continuo passaggio inconscio (di base neurobiologico e rintracciabile neuroscientificamente) i due soggetti in relazione costantemente riattivano dinamiche inconsce che afferiscono ai modelli operativi interni fissati originariamente a livello di memoria implicita sulla base delle rappresentazioni interpersonali sè-altro formatesi in relazione, che hanno costituito le fondamenta dell'autostima e dell'immagine del sè del bambino, influenzando lo sviluppo, a partire dai primi due anni di vita, fondamentali per la crescita e lo sviluppo dell'emisfero destro, che presiede anche nell'adulto all’elaborazione emotiva e affettiva e globale del significato dell'esperienza ed è il primo a svilupparsi, fino al primo anno e mezzo di vita, per poi cedere il passo alla prevalenza dell'emisfero sinistro, dominante dopo il secondo anno di vita.
Dal primo volume mai tradotto in italiano, Affect Regulation and the Origin of the Self (1994), frutto di dieci anni di ricerche interdisciplinari, un monumento alla ricerca dell'Infant Research, della neurobiologia neuroscientifica e della psicoanalisi, ai due recenti volumi che Schore ha pubblicato con le edizioni Norton nel 2019 (Right Brain Psychotherapy e The Development of the Unconscious Mind, non ancora tradotti in italiano) passando per quei tre caposaldi della teoria e della clinica che sono La regolazione degli affetti e la riparazione del sé, I disturbi del se' (entrambi pubblicati in Italia da Astrolabio) e La scienza e l'arte della psicoterapia, ISC Editore, Schore ci offre nel seminario attuale una recentissima applicazione teorico-clinica del suo straordinario lavoro, che partendo dall'enactment e dalle ripetizioni inconsce riattivate nella terapia perviene alla possibilità di regolare affettivamente, attraverso regressioni indotte e controllate relazionalmente, durante le opportune finestre di comunicazione emisfero destro-emisfero destro, gli stati traumatici dissociati e disregolati, rendendo possibili integrazione, regolazione emotiva e crescita affettiva.
Clara Mucci, Professore ordinario di Psicologia Dinamica presso Universita di Bergamo. Dopo un dottorato negli Stati Uniti in psicoanalisi, letteratura inglese (Shakespeare) e antropologia presso la Emory University, Atlanta, e dopo essere diventata professore ordinario di letteratura inglese, ha conseguito la laurea in psicologia clinica specializzandosi presso la SIPP (Società Italiana Psicoterapia Psicoanalitica), e perfezionandosi all'estero come Fellow presso il Personality Studies Institute di New York diretto da Otto Kernberg e il Weill Cornell Presbiterian Hospital di White Plains, New York.
Ha successivamente conseguito anche il primo livello di training nella MBT, Trattamento basato sulla mentalizzaione, per il trattamento dei disturbi di personalità; presso lo University College di Londra, training diretto da Peter Fonagy e Anthony Bateman.
Ha conseguito anche la certificazione per condurre la Adult Attachment Interview (sotto la guida di Deborah Jakobvitz e di Nino Dazzi, istruttori della Scuola diretta da Mary Main e Erik Hesse presso l'Università della California, Berkeley), e la certificazione per calcolare la Reflective Functioning, metodo di valutazione del costrutto della mentalizzazione, sotto la guida di Howard Steele, New School, New York, dove è stata anche visiting scholar nel 2018.
Autrice di varie monografie sulla teoria psicoanalitica, la narrativa femminile e gli scritti di Shakespeare, (A memoria di donna, Carocci, Il teatro delle streghe, Liguori, Tempeste, Liguori, per citarne solo alcuni), nel campo psicoanalitico e nella clinica.
Nota anche al pubblico internazionale per i volumi dedicati al trauma (Beyond individual and collective trauma, Karnac, ora Routledge, tradotto in italiano per Cortina, con il titolo Trauma e perdono) e Borderline bodies, tradotto per Cortina con Corpi borderline nel 2020.
Nel suo approccio clinico basato su trauma, attaccamento e neuroscienze (sulla base soprattutto del contributo di Allan Schore) e sulla cura dei disturbi di personalità, oltre a proporre una revisione degli scritti di Sandor Ferenczi, presenta un metodo integrato di comprensione, trattamento e cura dei pazienti sopravvissuti a grandi traumatizzazioni, dai traumi dell'attaccamento alle traumatizzazioni sociali massive del tipo della Shoah, sulla base degli studi teorici e clinici psicoanalitici e neuroscientifici e di neurobiologia interpersonale e intergenerazionale.



Nella prima parte del seminario, Clara Mucci (Professore Ordinario di Psicologia Dinamica, Università di Bergamo, e Psicoterapeuta di formazione psicoanalitica formatasi in Italia –SIPP- e all'estero, Fellow presso Institute of Personality Disorders 2005-2006; Traning I livello Mentalization Based Treatment, 2010; certificazione AAI, 2016, Scuola di Main e Hesse, University of Berkeley, CA; certificazione RF, misura per calcolare la mentalizzazione, con Howard Steele, New School, New York, 2017), illustrerà i punti essenziali della pionieristica ricerca interdisciplinare e della pratica clinica portata avanti da Allan Schore, partendo dalle conseguenze del trauma relazionale infantile allo sviluppo sano o disfunzionale nel sé fino alle dinamiche della dissociazione basate su una vulnerabilità creata dall'attaccamento disorganizzato alla possibilità di sviluppare una patologia che ha al suo interno lo sviluppo di una struttura basata non sulla rimozione (come si pensava attraverso gli scritti di Freud) ma sulla dissociazione e sui livelli traumatici di sviluppo interpersonale e di mano umana.
Applicando le teorie e i principi di regolazione affettiva nella pratica clinica, Mucci arriverà a illustrare brevemente come da uno sviluppo disfunzionale e basato su disregolazione affettiva si può arrivare a quegli "attacchi al corpo" che vediamo costantemente nella pratica clinica con pazienti che soffrono di disturbi di personalità borderline e narcisistici, ovvero autolesionismo, suicidalità, disturbi alimentari e abuso di alcol e droghe come forme di regolazione affettiva patologica, secondo quanto ha sviluppato nel suo ultimo volume Corpi Borderline. Regolazione Affettiva e clinica dei disturbi di personalità, Raffaello Cortina Editore, 2020, (traduzione della edizione uscita prima negli USA presso Norton, 2018), a cui Allan Schore ha preposto una lunga ed entusiastica Prefazione.

Partendo dal suo recente volume Right Brain Psychotherapy (Psicoterapia basasta sull'emisfero destro) (non ancora tradotto in Italiano), Allan Schore illustrerà il ruolo fondamentale delle regressioni temporanee sincronizzate e reciproche -definite come il processo che permette di ritornare a uno stadio precedente di sviluppo, un luogo originario per cosi' dire, una origine)- nella psicoterapia del profondo.
In momenti di maggiore attivazione dell'emisfero destro durante la seduta, quando il paziente è nel pieno di uno stato affettivo disregolato, il terapeuta in uno stato di sintonizzazione neurobiologica a livello corporeo-implicito dà inizio a una forma di regressione, uno stato di “dominanza reversibile dell'emisfero sinistro verso l'emisfero destro.” Via via che la relazione co-costruita dai due protagonisti si sviluppa, il terapeuta, sensibile anche alle più sottili modulazioni del paziente a entrare e uscire da questi stati affettivi disregolati, impara come sincronizzare fluidamente questo passaggio da una dominanza emisferica all'altra, insieme al paziente.
Questa sincronizzazione tra i due emisferi destri dell'uno e dell'altro dei partecipanti al dialogo terapeutico permette la comunicazione e la regolazione non solo degli affetti consci ma degli affetti inconsci (corporei e impliciti).
Lavorando con le ripetizioni inconsce (re-enactments o riattivazioni) di traumi relazionali infantili e affetti dissociati, simili cambiamenti neuroplastici sono vitali per le progressioni adattive del paziente verso la capacità di elaborare e trasformare le emozioni tipiche dell'emisfero destro, le capacità relazionali, e dei sistemi di regolazione dello stress.
Per quanto il processo paradossale di regressione possa riflettere uno stato di deterioramento clinico, può anche rappresentare una svolta e un ritorno creativo verso le fondamenta e le origini che possono facilitare una potente riorganizzazione, portando a una migliore integrazione, a una sana individuazione, e a un aumento delle capacità adattive di gioco e intimità.
