
La Divina Commedia come percorso di vita. Dialogo con Claudio Widmann e Magda Di Renzo
LA SCUOLA DELL'ASCOLTO
Dialogo con Claudio Widmann, autore de "La Divina Commedia come percorso di vita" (Magi Edizioni), e Magda Di Renzo, psicoanalista junghiana e direttrice della collana Immagini dall'inconscio per Magi Edizioni
Ci vorrebbe un libro per dare conto dei limiti di questo libro, per segnalare le arbitrarie omissioni e le troppe approssimazioni, per illustrare scelte discutibili e letture opinabili, per scusare ripetizioni e mancate citazioni. Precisare che non si tratta di un testo di linguistica non è giustificazione sufficiente, ma è puntualizzazione necessaria.
Non si tratta di un commento alla Divina Commedia, ma di una rilettura del poema alla luce della psicologia del profondo, espressamente di quella junghiana. Una lettura interpretativa della Divina Commedia non è impropria. In un passaggio fondamentale del Convivio Dante stesso invita a leggere i testi filosofico-letterari a quattro livelli, che nella lettera a Cangrande della Scala attribuisce espressamente anche alla sua Commedia. I diversi livelli di significato sono quelli letterale, allegorico, morale e anagogico.




Sette giorni, lunghi come quelli della creazione; tre mondi, distanti come il cielo dalla terra; un uomo, solo come ogni uomo dinanzi al proprio destino.
Il viaggio di Dante tocca il fondo delle bassezze umane e i vertici di certe esperienze sublimi, passando per il tormento della libertà e della responsabilità. È un viaggio di evoluzione e di trasmutazione, è un itinerario di elevazione.
È il percorso di vita di ogni uomo in cammino.


