
Corpi Borderline | Regolazione affettiva e clinica dei disturbi di personalità
Corpi Borderline | Regolazione affettiva e clinica dei disturbi di personalità
"Corpi Borderline" mostra un modello di intervento con pazienti affetti da disturbi di personalità gravi in cui vi è una identificazione con un persecutore interno che si rivolge al corpo e all’identità.
Ciò è effetto della violenza internalizzata dalle vittime di abusi prolungati, specie in famiglia (Complex PTSD), che genera un sé scisso in una parte vittima (con colpa, vergogna e autolesionismo) e una persecutrice (con rabbia e aggressività).
Anche l’alessitimia è un esito traumatico che può portare a gravi somatizzazioni, un altro modo inconscio di attaccare il proprio corpo. Concluderemo con accenni ai disturbi psicosomatici gravi e alla perversione sessuale, posti in un continuum che include altri disturbi di personalità come il narcisismo maligno e l’antisociale.
Le scienze dell’attaccamento e le neuroscienze affettive ci vengono in aiuto per capire la trasmissione traumatica intergenerazionale. Quando nasce un bambino, nella madre si “riattiva il sistema dell’attaccamento”, cioè l’insieme delle caratteristiche psicologiche e affettive, con quei modelli interni che hanno regolato il suo attaccamento ai genitori (sicuro/ insicuro o addirittura disorganizzato, il più disfunzionale, che si crea quando il bambino invece di essere rassicurato dal genitore è spaventato da lui o da lei).
Vuol dire che dentro la madre si riattivano a livello di memoria implicita e relazionale. La base di queste memorie somatiche e sensoriali è nella zona limbica del cervello, in particolare nella amigdala, che è già funzionante dalla nascita, a differenza dell’ippocampo, un’altra area della zona limbica fondamentale per la memoria che matura dopo i due-tre anni di vita e a cui è legata la memoria dichiarativa, episodica legata agli eventi, sia generali che personali.
Oggi le psicopatologie gravi sono notoriamente di tipo borderline, più che di tipo nevrotico.
Cosa vuol dire e come si curano?
Risponderemo a questa domanda con il primo modulo dedicato alla teoria e all’eziopatogenesi del disturbo grave di personalità, borderline e narcisistico, mentre nel secondo si lavorerà su casi clinici presentati dalla docente.
Videolezioni
Slide
Casi clinici
C. Mucci (2020), Corpi Borderline, Raffaello Cortina

Livelli traumatici e trauma relazionale: infantile, Complex PTDS, trauma sociale massivo.
Caratteristiche neurobiologiche e dinamiche della ripetizione traumatica e della trasmissone intergenerazionale.
Allan Schore e trauma relazionale infantile.
Secondo livello: dissociazione; Liotti e attaccamento disorganizzato.
Ferenczi e identificazione con l’aggressore.
Livelli neurobiologici dell'attaccamento sicuro, insicuro e disorganizzato.
Memoria implicita e inconscio non rimosso.
Necessità della diagnosi del disturbo di personalità.
Il disturbo di personalità dal punto di vista non solo del funzionamento dinamico ma della evoluzione psicobiologica;
Le neuroscienze dell'attaccamento.
La neurobiologia dell stress e della dissociazione.
I vari tipi e come fare diagnosi in un continuum di gravità: isterico-istrionico, borderline di alto e basso funzionamento, narcisismo,
antisocialità.
Kernberg e il suo concetto di “borderline” che si estende anche ai narcisistti.
Kernberg e il problema dell’aggressività innata.
Epigenetica e attaccamento.

Casi clinici e come lavorare con i pazienti borderline e narcisti.
Continuum di gravità.
Caso della isterica-istrionica Ariadna: “Madre Morta” e cattivo mirroring.
Isteria e capacità di sognare. Differenze tra isteria e psicosomatica.
Caso della borderline di basso funzionamento (con Complex PTSD).
Distruttività, dissocazione grave e suicidalità.
Narcisismo, psicosomatica e perversione.
Casi clinici dell’ultima parte dello spettro.
Revisione delle tecniche.
Mirroring, Enacment, emisfero destro, come usare il sistema mente-corpo-cervello in enactment, in disturbo di personalità, embodied witnessing.
Domande e riflessioni su terapia della regolazione affettiva e dell'emisfero destro.
